Chafik Chamass
A partire dagli anni immediatamente successivi alla seconda guerra mondiale la situazione dell’arte moderna continua ad apparire paradossale, quando addirittura l’ostilità con cui era vista da fascismo e nazismo finiva per conferirle una certa rispettabilità. Gli avvenimenti degli ultimi mesi, per non dire degli ultimi anni, hanno confermato un persistente malessere. Questa incerta situazione ha finito per segnare anche gli artisti d’Egitto, che hanno profondamente risentito della diversità di queste correnti artistiche. Essi hanno dovuto soffrire a causa della lotta per la liberazione del loro paese, del dramma palestinese e della guerra del Sinai, ed oggi nondimeno sentono sulla loro pelle le ripercussioni dei conflitti economici e sociali. La pittura di Fusun Fallavollita si nutre con forza di queste sofferenze umane….attraverso il colore e la forza violenta, oltre che la nobiltà, del suo tratteggio pittorico, frutto di due culture, la turca e l’italiana, affinate dai periodi trascorsi nei paesi dei due emisferi. Brucianti di rivolte, le sue opere, non prive di una mordente ironia, sono ricche di reminiscenze poetiche e culturali che, ad ogni passo, ne nutrono la razionalità. Il suo ariete non è il dio Knoum, il vasaio procreatore che modella la creazione. Egli è la salita del sole, che crea calore e luce, ed anche speranza… nella permanenza del dialogo e nella rinascita che le sue tele più forti ci raccontano.